Il primo passo per coltivare zafferano è la lavorazione del terreno, che deve essere preparato in modo da accogliere al meglio i bulbi di crocus sativus che andremo a piantare.

lavorazione del terreno per lo zafferano con baulature

Un suolo adatto allo zafferano deve essere sciolto e drenante, oltre ad essere concimato adeguatamente per avere gli elementi nutritivi necessari ad assicurare una buona fioritura e una moltiplicazione dei bulbi.

Scopriamo quindi quali sono le lavorazioni preparatorie che richiede lo zafferaneto, quando è meglio realizzarle e quali macchine possono servire.

Prima di leggere questo post però è bene approfondire le caratteristiche basilari che la pianta di crocus sativus deve incontrare nel suolo.

Quando lavorare il terreno

Partiamo da un dato importante: lo zafferano si pianta a fine estate (tra fine agosto e i primi di settembre). Naturalmente bisogna che il suolo sia preparato prima.

Il minimo è una lavorazione che avvenga almeno 7-10 giorni prima dell’impianto, per una coltivazione hobbistica va benissimo. Se vogliamo fare le cose bene però è meglio partire decisamente prima (a inizio primavera), cosa che consiglio per uno zafferaneto da reddito.

Oltre al periodo occorre che il terreno sia lavorato quando si trova “in tempera”.

Si definisce “in tempera” un terreno non completamente asciutto ma certo non bagnato. Non possiamo lavorare il suolo quando è fradicio d’acqua perché ne roviniamo la struttura.

corso sullo zafferano

Preparare lo zafferaneto: ecco i passaggi

Ecco i passaggi che consiglio di compiere per preparare uno zafferaneto perfetto:

Per preparare uno zafferaneto perfetto a livello di lavorazione del terreno ci sono una serie di passaggi che consiglio di fare.

  1. Lavorazione profonda

    Possiamo eseguire una vangatura oppure un’aratura.

  2. Concimazione di fondo

    Distribuire sostanze fertilizzanti e ammendanti.

  3. Fresatura

    Un passaggio allo scopo di rompere le zolle e incorporare il concime.

  4. Livellare o baulare

    Livellare il terreno affinando il letto d’impianto, oppure realizzare baulature rialzate.

Solo dopo queste lavorazioni arriverà il momento in cui piantare i bulbi di zafferano.

La lavorazione profonda

Se partiamo da un terreno non precedentemente coltivata è quasi obbligo eseguire una prima lavorazione profonda (possibilmente 30/50 cm), volta a “scardinare il suolo e renderlo permeabile e drenante.

Gli strumenti con cui possiamo fare questo mestiere sono meccanici (aratro, ripuntatore) o in minor scala manuali (grelinette, forca vanga o vanga).

Teniamo conto che lavorando il suolo andiamo comunque a infastidire la vita microscopica che lo popola, tra cui ci sono molti organismi utili alla fertilità del terreno. Per questo personalmente consiglio di preferire lavorazioni che non girano la zolla, ma che si limitano a romperla (ripuntatore, forca vanga, grelinette), rispetto alle lavorazioni che rivoltano il terreno (aratro, vangatura classica).

La concimazione di fondo

Apportare sostanza organica ed elementi nutritivi migliora le caratteristiche del suolo e aumenta la produttività della coltivazione, questo è molto importante per lo zafferaneto.

Per migliorare il terreno prima dell’impianto possiamo spargere ammendanti quali compost, letame, stallatico in pellets, humus. Attenzione che le sostanze siano ben mature.

Consiglio di spargerli sul terreno prima di fresare, in modo che vengano poi incorporati ai primi 10-15 cm di suolo.

Nel decidere quanto concimare teniamo conto anche della durata del ciclo colturale che abbiamo scelto: è utile sapere se stiamo concimando per un impianto poliennale o per un anno solo.

Approfondimento: la concimazione

Fresare

Alla lavorazione profonda deve seguirne una più superficiale, con lo scopo di rompere le zolle e quindi far sì che sui primi 15-20 cm il terreno si presenti uniforme e non a grossi blocchi.

Per questo lavoriamo con zappa, motozappa, motocoltivatore a seconda di quello che abbiamo disponibile e dell’estensione dello zafferaneto.

In questa fase ricordiamoci anche di eliminare eventuali sassi di dimensione rilevante.

motozappa che fresa nello zafferaneto

Baulature o porche rialzate

A questo punto possiamo decidere di costruire “baulature” (aiuole rialzate), una tecnica utilissima se il terreno dello zafferaneto è pesante, oppure se abbiamo qualche problema di drenaggio.

Rialzare il letto di coltivazione permette di agevolare il defluire dell’acqua e tenere quindi i bulbi al riparo da ristagni.

Inoltre limita la problematica del compattamento del suolo, che essendo a “montagnetta” offre meno resistenza.

Le baulature per lo zafferano devono essere piuttosto alte, visto che il bulbo si pianta piuttosto profondo (10-14 cm) ha senso che l’altezza delle porche sia maggiore (almeno 25 cm). Realizzarle costa parecchio lavoro, per zafferaneti professionali si possono impiegare macchine baulatrici, anche se non è facile trovarne che arrivano all’altezza giusta, visto in agricoltura per altre coltivazioni, come le fragole, si usano rialzi decisamente inferiori.

In ogni caso non è obbligatorio rialzare il letto d’impianto: possiamo limitarci a scavare un solco sul campo in piano e piantare.

Livellare il letto d’impianto

Dopo aver fresato se non si preparano le baulature è utile livellare il letto di coltivazione, perché si presenti uniforme prima di scavare i solchi.

Un’idea biologica: il sovescio

Una tecnica interessante per lo zafferaneto è quella del sovescio, che consiste in una coltura preparatoria che tiene coperto il suolo prima dell’impianto dei bulbi e apporta miglioramenti.

Io ho ottenuto ottimi risultati con la senape bianca, essenza vegetale dalle radici molto profonde, con un effetto naturale utile contro i nematodi.

La biomassa della coltura da sovescio viene trinciata e incorporata al suolo almeno tre settimane prima dell’impianto dei bulbi.

Quali attrezzi per lavorare il terreno

arare il suolo

Ecco una lista degli attrezzi che possono servire per gestire uno zafferaneto, dal punto di vista della lavorazione terreno.

Attrezzi manuali

Macchine agricole

  • Motocoltivatore
  • Motozappa
  • Vangatrice
  • Aratro rotativo
  • Erpice
  • Aratro ripuntatore
  • Aratro
  • Baulatrice

Approfondimenti utili:

Come si prepara uno zafferaneto?

Per ottenere un terreno adatto allo zafferano bisogna lavorarlo in profondità, in modo che sia drenante, eliminare eventuali sassi di grande dimensione, apportare concimi e ammendati e preparare il letto d’impianto (eventualmente a baulatura).

Articolo di Matteo Cereda

corso online sullo zafferano

Questo articolo ha 24 commenti

  1. Maria Corona

    Tutto molto interessante, stiamo per creare uno zafferanetto.
    È stato tutto molto illuminante

    1. Matteo Cereda

      grazie Maria! Buon lavoro e in bocca al lupo per la vostra coltivazione di zafferano

  2. Emanuele G.

    Ciao Matteo, grazie mille per l’articolo, molto interessante!
    Una domanda sulla baulatura: suggerisci di farla di almeno 25 cm, e posizionare il cormo a 10-14 cm di profondità. A quel punto il cormo avrebbe circa 12cm “sotto si sè” di terra di riporto della baulatura. Questo aspetto non è un problema per la crescita delle radici e (soprattutto) nutrimento del cormo??
    Grazie!
    Emanuele

    1. Matteo Cereda

      Ciao Emanuele, grazie dei complimenti. Il cormo deve stare più in alto rispetto al camminamento, altrimenti si perde il vantaggio dato dal rialzare il letto di coltivazione, la terra di riporto non è un problema, prima di tutto la reale altezza della parte riportata è metà. Infatti quando tu crei una baulatura da un lato scavi dove c’è il camminamento, dall’altro con la stessa terra tolta dal camminamento alzi la baulatura. Quindi partendo da zero per alzare 12 cm togli 6 cm dal camminamento e li porti sulla baulatura.
      In fase di preparazione tu lavori e concimi tutto, quindi l’unico svantaggio del riportare terra sta nell’alterare la stratigrafia del suolo (cosa che non piace ai microrganismi utili che lo popolano), ma in questo caso non parliamo di grandi profondità, quindi è tollerabile. A maggior ragione se prepari un impianto che poi resterà per anni.

  3. BERARDO

    Illuminante. Bravi!
    Grazie.

  4. Maurizio

    Buongiorno Matteo
    Grazie per i consigli
    Ti disturbo per chiederti come fare con dei Bulbi che mi hanno regalato.
    Sono quelli olandesi che si trovano nei Garden.
    Hanno però dei germogli ed alcuni dei fiori secchi.
    Preparato il terreno , gli devo staccare tutti i germogli?
    Ora sono a dimora in cantina in una cesta
    Grazie e buon lavoro.
    Maurizio

    1. Matteo Cereda

      Ciao Maurizio, visto il periodo direi che non si tratta di zafferano. Se si tratta di zafferano non avresti dovuto lasciarli in cesta, i bulbi di zafferano vanno piantati prima dell’autunno. Ora è tardi e non credo si salverà nulla. Prova a piantare senza staccare niente.

  5. Fausto Baldelli

    Ciao Matteo, grazie mille x tutti i consigli molto validi e chiari, io insieme a due amici stiamo cercando di modificare una vecchia seminatrice, cercare di creandoci una baulatrice, in teoria dovrebbe funzionare, facendo un impianto poliennale a che profondità utile si dovrebbero mettere i bulbi. Grazie ancora Fausto

    1. Matteo Cereda

      Ciao Fausto, indicativamente puoi metterli a 14 cm di profondità.

  6. Mauro

    Salve,
    ho da poco acquistato 50 bulbi (diametro 3cm ) ed ora devo preparare il terreno di coltivazione.
    Essendo questo, periodo di forte siccitò, mi ritrovo con un terreno praticamente secco e polveroso.
    giusto irrigare copiosamente prima della lavorazione del terreno?
    entro quale periodo devo piantare i cormi?
    grazie….
    Mauro

    1. Matteo Cereda

      Ciao Mauro, come in ogni lavorazione il suolo dovrebbe essere in tempera, quindi non bagnato ma neppure totalmente secco. Vista la particolarissima estate siccitosa può essere utile bagnare lasciando penetrare nel suolo in modo da lavorare il terreno che abbia un minimo di umidità. Questo nel tuo caso ha senso perché hai una quantità limitata di bulbi, per cui comporta poco sforzo. Su estensioni maggiori meglio attendere una pioggia.

  7. Fabio

    Ciao Matteo.. volevo farti i complimenti e chiederti a che profondità si piantano i bulbi senza baulatura

    1. Matteo Cereda

      Ci sono molte considerazioni da fare in merito. Puoi piantare tra i 10 e i 20 cm di profondità, io consiglierei di stare sui 12-16 cm.

  8. Giorgio

    Per fare un progetto sperimentale di quanto terreno ho bisogno?

    1. Matteo Cereda

      Ciao Giorgio, bella domanda. Non meno i 10-15 metri quadri netti. Io consiglierei un progetto sperimentale di 2000 bulbi con un impianto già professionale (quindi a solco singolo, con una bassa densità. Questo potrebbe voler dire un 150 metri quadri coltivati.

  9. Carlo

    Ciao Giorgio, una volta trattato il terreno, ( vangato, concimato e fresato ) lo devo coprire con un telo fino alla posa dei bulbi o lo posso lasciare scoperto? Grazie

    1. Matteo Cereda

      ciao Carlo, coprire il suolo non è sbagliato, ma è difficile generalizzare. Dipende da quando lo prepari. Se lo lavori molto prima puoi fare un sovescio coprendo il terreno con una coltura viva, ad esempio.

  10. Carlo

    Matteo scusami tanto, mentre scrivevo mi sono distratto ed ho sbagliato nome…perdonami!

  11. Silvana

    Dopo quanti anni si può riutilizzare un terreno per reimpiantare i bulbi di zafferano?

    1. Matteo Cereda

      Aspetterei almeno 5 anni per tornare a piantare zafferano. La rotazione è molto importante per evitare le patologie.

  12. Antonella

    Ciao Matteo, una domanda: ho dedicato una o spazio dell’orto allo zafferano. Quest’anno sarà il secondo che i bulbi passeranno nello stesso posto. Prima che ripartano con i loro eleganti steli, devo e come devo eventualmente concimare? Grazie 1000

    1. Matteo Cereda

      Ciao Antonella, qui trovi info sulla concimazione. Ti consiglio di spargere stallatico pellettato e zappettarlo nello strato superficiale del suolo.

  13. Giorgio

    Salve sono Giorgio dove posso acquistare i bulbi di zafferano e a che distanza vanno messi grazie mille

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