Lo zafferaneto inizia quando si piantano i bulbi nel terreno, lavoro da fare in estate, in genere durante il mese di agosto, oppure a inizio settembre.
In realtà un buon coltivatore dovrebbe cominciare i lavori ben prima, in particolare per la preparazione del terreno, il momento dell’impianto resta però l’inizio vero e proprio di una coltivazione di crocus sativus.
Vediamo qui una guida su come piantare i bulbi: quali distanze, la profondità a cui mettere i cormi e gli accorgimenti più importanti.
Quando si piantano i bulbi
Lo zafferano si può piantare durante tutta l’estate. Il periodo possibile corrisponde con lo stadio di stasi vegetativa della pianta, in cui il bulbo è dormiente e questo avviene da maggio-giugno fino a settembre.
Il consiglio è di piantare prima che spuntino i getti sul bulbo, ma il più tardi possibile.
Anche se si può tranquillamente piantare bulbi a giugno oppure luglio, farlo significherebbe avere da gestire erbe infestanti per varie settimane in più, senza ottenere alcun beneficio, lavorando quindi inutilmente.
Impianto di zafferano: due scelte importanti
Prima di decidere come piantare i nostri cormi di crocus sativus ci sono due importanti decisioni da prendere:
- Coltivare con ciclo annuale oppure poliennale.
- Fare un impianto in piano oppure ad aiuole rialzate.
Zafferaneto annuale o poliennale
Rispetto alla durata del ciclo per mia esperienza consiglio di scegliere la coltura poliennale: una coltivazione di zafferano impostata su tre o quattro anni offre ottimi risultati.
Tuttavia questa non è una regola generale, possono esserci contesti in cui è meglio una coltivazione annuale, oppure un’altra durata del ciclo. Si può approfondire questo tema nell’articolo che spiega proprio annuale e poliennale, evidenziando pregi e difetti di ogni soluzione.
La scelta in ogni caso va fatta all’inizio dell’impianto, visto che le distanze tra bulbi dipendono da questo. Se effettuiamo una coltivazione annuale possiamo mettere i bulbi più vicini e anche meno profondi, se coltiviamo invece con ciclo poliennale meglio avere un sesto d’impianto meno denso il primo anno, calcolando che poi di anno in anno il numero di bulbi nel terreno andrà moltiplicandosi.
Zafferaneto in piano o a baulature
Altra scelta fondamentale che spetta a noi è se rialzare il letto di coltivazione oppure no.
Piantare in piano è sicuramente più semplice.
Realizzare un impianto rialzato comporta la movimentazione di terra per creare i “bauli”, detti anche porche o baulature, un lavoro molto impegnativo, anche se in buona parte meccanizzabile.
Tuttavia il rialzo offre molti vantaggi colturali, prima di tutto aiuta il drenaggio dell’acqua in eccesso e quindi previene moltissimi problemi che possono avere i bulbi.
Per questo consiglio di optare per un impianto rialzato: il lavoro in fase di piantagione è maggiore ma se impostiamo uno zafferaneto poliennale ne otteniamo benefici. Dove abbiamo problemi di ristagno d’acqua o terreno pesante è quasi d’obbligo fare le baulature.
Acquisto dei bulbi
La scelta dei bulbi è molto importante per avere buoni risultati.
Consiglio di acquistare da un fornitore affidabile, scegliendo un produttore italiano (da evitare le aziende sementiere che producono bulbi all’ingrosso in serra, in genere in Olanda).
La dimensione dei bulbi ottimale è maggiore di 2,5 cm di diametro.
- Per avere un raccolto abbondante dal primo anno meglio scegliere bulbi grandi (maggiori di 3,5 cm di diametro)
- Bulbi di dimensione intermedia (2,5-3 cm di diametro) sono un’ottimo investimento in ottica di impianto poliennale. Costano decisamente meno di calibri maggiori, danno comunque un raccolto nel primo anno, producono benissimo dal secondo anno in poi.
Qui vi segnalo produttori di mia fiducia con prezzi, dimensioni dei bulbi e disponibilità (viene aggiornato periodicamente durante l’anno):
Definire il sesto d’impianto
La progettazione dello zafferaneto è molto importante, a maggior ragione per un ciclo poliennale.
Dobbiamo quindi disegnare una mappa del terreno e decidere come impostare file ed eventuali baulature.
Per aiutarvi a ragionare su quanti bulbi stanno nel vostro terreno e su come definire la densità di bulbi al metro quadro ho realizzato un tool calcolatore, accompagnato da un ebook che vi aiuta a progettare correttamente l’impianto. Vi consiglio di scaricarlo se già non lo avete fatto.
File e camminamenti
I bulbi di zafferano si piantano a file, quindi la prima cosa da definire è come disporre le file, la direzione da dare e a che distanza metterle una dall’altra, dove prevedere camminamenti che consentano di effettuare manutenzione e raccolta dei fiori.
Le file vanno distanziate tra loro 15-20 cm, mentre il camminamento deve essere largo almeno 45-50 cm per consentire un comodo passaggio.
Se l’impianto è rialzato bisogna calcolare che la baulatura “spreca” spazio in larghezza, per cui al camminamento da 50 cm dobbiamo aggiungere le pendenze.
La larghezza del camminamento è da stabilire in base alla larghezza dei mezzi che si pensa di impiegare. Ad esempio se vogliamo passare con un motocoltivatore da 55 cm di larghezza converrà fare un camminamento di 60-70 cm.
Fare un impianto a fila singola è molto comodo da gestire, ma si disperde tanto spazio. Per questo spesso si decide di fare gruppi di 2 oppure di 4 file. Più di 5 file non sono gestibili, l’aiuola diventa troppo larga.
Distanza lungo la fila e dimensione dei bulbi
Quando abbiamo definito le file dobbiamo stabilire la distanza tra i bulbi.
In questo un fattore importante da considerare è la dimensione dei bulbi, ovvero il loro diametro di larghezza. Questo incide sulla distanza dei bulbi lungo la fila.
- Se piantiamo bulbi piccoli (minori di 25 mm di diametro) possiamo metterli piuttosto ravvicinati (15-20 bulbi ogni metro lineare). Questi sono bulbi che non produrranno quasi nulla il primo anno, ma potrebbero moltiplicarsi e guadagnare pezzatura. Quindi si tratta di un impianto rivolto al futuro, una sorta di vivaio di lungo periodo. Possiamo decidere di tenerli solo un anno solo, mettendoli molto vicini, oppure piantarli come fossero bulbi medi e lasciarli per 3-4 anni.
- Se piantiamo bulbi medi (intorno ai 30 mm di diametro) possiamo mettere un bulbo ogni 10-12 cm (coltivazione poliennale), più ravvvicinati, anche 5-6 cm, per l’impianto annuale.
- Se mettiamo bulbi grandi (sopra ai 35 mm di diametro) meglio metterli un po’ più distanti, aggiungendo uno o due centimetri.
A che profondità piantare i bulbi
La profondità che consiglio per l’impianto è di:
- 10-12 cm per impianto annuale
- 12-15 cm per impianto poliennale
In zone con inverni freddi, ad esempio per chi coltiva zafferano in montagna, meglio aggiungere qualche centimetro di profondità per riparare maggiormente dal gelo i cormi.
Realizzare un impianto in piano
Dopo tanti ragionamenti progettuali, eccoci arrivati all’atto pratico di piantare: vediamo come si realizza concretamente l’impianto.
I passaggi per piantare zafferano in piano in sintesi sono:
- Tracciare le file
- Scavare il solco
- Mettere i bulbi nel solco
- Chiudere e livellare
Se l’impianto viene fatto in piano dobbiamo prima di tutto definire il tracciato delle file. Risulta molto importante essere precisi, per cui piantiamo dei paletti e tiriamo dei fili in modo da procedere in modo regolare.
Se le file sono imprecise si spreca spazio, ma non solo: ricordiamoci che nei mesi estivi la pianta di zafferano dissecca e rischiamo di non sapere più dove sono esattamente i bulbi. Questo diventa un problema nel momento dell’espianto. Ricordiamoci quindi di segnalare in modo accurato la posizione del solco e di fare un impianto regolare.
Il solco su terreno lavorato può essere aperto con una zappa larga, per una coltivazione in scala medio piccola, mentre conviene usare un assolcatore per zafferaneti grandi.
I bulbi vanno messi in solco con il ciuffo rivolto verso l’alto, conviene premerli leggermente nella terra perché mantengano il giusto orientamento. Mettere i bulbi dritti è importante, per evitare che il getto che esce dalla parte superiore del bulbo sia già orientato correttamente e non debba sprecare energie per spuntare.
Realizzare un impianto a baulatura
Per realizzare un impianto a baulatura ci sono due metodi possibili:
- Creare la baulatura finita e poi aprire il solco in cui mettere i bulbi.
- Creare una baulatura di circa 10 cm, appoggiare i bulbi sul terreno, terminare la baulatura ricoprendo di terra i bulbi.
La scelta dipende dagli attrezzi a disposizione: se dobbiamo movimentare la terra interamente a mano con il badile conviene usare il secondo metodo, molto meno faticoso. Se invece abbiamo una baulatrice è più semplice fare le aiuole finite.
Se mettiamo i bulbi e poi continuiamo a spalare terra dobbiamo fare attenzione a non spostarli coprendoli, inoltre consideriamo di non mettere sopra solo 15 cm, ma di stare abbondanti (anche 20 cm) perché poi la baulatura si assesta e perde altezza, sia quando rastrelliamo per livellare, sia fisiologicamente nei primi 10 giorni.
Quando piantiamo vale sempre la regola di mettere i bulbi con il ciuffo in alto.
Concimazioni all’impianto
La concimazione più importante a mio parere è quella che si fa nel momento della preparazione del terreno, quella che chiamiamo concimazione di fondo, possibilmente ricca di sostanza organica oltre che di elementi nutritivi. Si fa qualche mese o almeno qualche settimana prima di piantare.
Possiamo comunque decidere di concimare i bulbi anche in solco. In questo caso dobbiamo usare concime adatto a stare a contatto col bulbo, completamente maturo. Stallatico pellettato umificato va benissimo, senza esagerare nei quantitativi.
Io ho ottima esperienza, come spiego nel videocorso, usando humus di lombrico. L’humus in quanto sostanza già digerita dai lombrichi è completamente sicura. Ad esempio questo humus va benissimo.
- Approfondisci: concimare lo zafferano
Meccanizzare l’impianto
Il lavoro di piantare bulbi di zafferano è molto impegnativo, soprattutto se si tratta di uno zafferaneto di diverse centinaia, se non migliaia, di metri quadri e si decide di fare un impianto rialzato.
Ci sono diversi macchinari agricoli che possono aiutarci.
- L’assolcatore. Dato che i bulbi si piantano piuttosto a fondo è utilissimo farsi aiutare da un assolcatore, che può essere tirato da un trattore ma su minor scala anche da un motocoltivatore potente. Teniamo conto che il solco da aprire deve essere di circa 15 cm.
- La baulatrice. Per realizzare impianti rialzati ci sono vari attrezzi che possono aiutarci nel creare la baulatura. Esistono diverse tipologie di baulatrici, in alternativa si possono usare rincalzatori o altri attrezzi che spostano terra sul lato, ad esempio l’aratro rotativo.
- La pianta bulbi. Sono state realizzate macchine specificamente pensate per piantare i bulbi di zafferano. Ad esempio trapiantatrici per zafferaneti sono state progettate da Spedo e da Checchi e Magli. Purtroppo per ammortizzare un attrezzo professionale del genere bisogna avere uno zafferaneto molto grande, oppure creare un consorzio tra vari produttori che possano utilizzarlo in comune.
Approfondimenti utili
- COLTIVARE ZAFFERANO. Il videocorso su come coltivare uno zafferaneto professionale con Dario Galli e Guido Borsani. Una cosa particolarmente interessante: la lezione “come realizzare un impianto in piano” è disponibile in anteprima gratuita (consiglio quindi di correre a vedersela!).
Quando si pianta lo zafferano?
I bulbi di zafferano gettano nel mese di settembre, per cui vanno tassativamente piantati entro quel momento. Il periodo migliore è in genere la fine di agosto o la prima settimana di settembre.
Quanto devono essere profondi i bulbi?
Possiamo scegliere di mettere i bulbi a una profondità compresa tra i 10 e 20 cm. Io consiglio 12-15 cm di profondità. Dove gli inverni sono molto freddi, ad esempio coltivando in altura, si può mettere un poco più a fondo i cormi.
Quanti bulbi di zafferano stanno in un metro quadro
Il sesto d’impianto può variare molto, in genere si piantano da 20 bulbi a metro fino a 50-60 bulbi a metro. Consiglio di utilizzare il tool calcolatore per farsi un’idea ragionata.
Articolo di Matteo Cereda
Grazie di cuore Sig. Matteo Cereda per queste informazioni utili e preziose.
Bravissimo Matteo, molto chiaro anche per chi come me si cimenterà per la prima volta.
Grazie dei consigli…
Avrei una domanda: E’ meglio piantare i bulbi in luna crescente o decrescente??… o è indifferente??
Grazie
Ciao Daniele, sinceramente non credo nell’influsso lunare, sul quale non esistono prove scientifiche. Per cui io direi “indifferente”. Molti altri coltivatori non saranno d’accordo con me, alcuni ti diranno decrescente per favorire l’ingrossare dei cormi, altri crescente per una miglior fioritura. Ti consiglio se sei nel dubbio di fare delle sperimentazioni.
I tuoi consigli sempre esaurienti aiutano molto nelle varie procedure di lavoro. Domanda : io che abito al nord in una zona di montagna qual’e’ il periodo migliore per mettere i bulbi a dimora? Grazie
Ciao Massimiliano la seconda metà di agosto.
Salve grazie al vostro lavoro sto valutando di acquistare il corso
Zafferano pro.
Prima di procedere vorrei solo avere la certezza che x avviare uno zafferaneto non ci sia bisogno di irrigazione in quanto nel mio terreno non c è un pozzo. Potete confermarmi che non c è bisogno di acqua x coltivare zafferano?
Grazie
ciao Germano, lo zafferano confermo che si coltiva anche senza irrigare mai. Io coltivo dal 2014 e non ho mai irrigato una volta. Ci sono casi in cui un’irrigazione primaverile di soccorso potrebbe aiutare e migliorare la pezzatura bulbi probabilmente (in caso di primavera calda e siccitosa) ma si può farne a meno.
Ciao Matteo, ma per chi, come me, coltiva ad uso familiare in vasche e non in terreno, meglio la poliennale o l’ annuale?
Ciao Giorgia, in vasche consiglierei l’annuale. Poi dipende dal volume delle vasche, se sono molto grandi si può associare alla piena terra.
Salve , ho visitato e letto attentamente il sito, ma non ho trovato i costi dei corsi e dei libri, è possibile avere un idea?
grazie Elena
Ciao Elena, il nostro corso ZAFFERANO PRO costa 324 euro IVA inclusa, è una risorsa completa con video lezioni, ebook e tool di calcolo. Comprende un percorso sulla coltivazione, uno sulla vendita e uno strumento per fare business plan. Attualmente c’è uno sconto (vedi qui).
Il libro di Guido Borsani invece è un manuale specifico sulla vendita, si chiama VENDERE ZAFFERANO e costa 25,9 euro. Lo trovi qui.
Ciao Matteo quanto costa ogni bulbo? Quanti bulbi per ogni solco da 15 Mt? Grazie
Ciao Luca, il prezzo dei bulbi varia in base alla pezzatura e al quantitavio che ordini. Mediamente tra 0,25 e 0,60 per ogni bulbo.
Puoi mettere 10-12 bulbi ogni metro lineare di solco, quindi in 15 metri calcola 150 – 180 bulbi. Se fai più file ovviamente moltiplica per il numero delle file.
Buongiorno in Liguria qual è il periodo migliore per piantare i bulbi? Mi hanno già consigliato ottobre dicembre..volevo suo consiglio.grazie
I bulbi vanno piantati sempre e comunque a fine estate (fine agosto o inizio settembre), questo vale in tutta Italia. Non è possibile piantarli a ottobre, hanno consigliato male.
Ciao Matteo. Quanto tempo deve passare prima di poter riutilizzare un terreno già coltivato a zafferano?
Aspetterei almeno 5 anni per tornare a piantare zafferano. La rotazione è molto importante per evitare le patologie.
Ciao Matteo,
vorrei provare a coltivare lo zafferano in montagna ad un altezza di 1100/1200 m slm, mi trovo a Colliano in provincia di Salerno; in che periodo posso piantarlo? Dopo quanto tempo posso raccoglierlo ?
Grazie
Ciao Giuseppe, anche in altitudine puoi tenere tutte le indicazioni, consiglio sempre di piantare a fine agosto e mi aspetterei un raccolto tra settembre e ottobre. Unica precauzione potrebbe essere mettere i bulbi 3-4 cm più a fondo per dar maggior riparo dal gelo invernale.
Una domanda al volo, avete mai visto zafferano coltivato in serra? ho visto un servizio all’estero dove coltivano zafferano industriale in serre multipiano. utilizzando per i piani sottostanti luci led che simulano la luce solare. E realizzabile? qualcuno ha esperienza? e come qualità cosa cambia?
Sono molto scettico sulle coltivazioni in serra dello zafferano. Il costo delle strutture e l’energia necessaria per gestire il tutto non penso possano esser ripagati facilmente. Che io sappia in Italia non ci sono esperienze con alle spalle anni di sostenibilità.
Ciao Matteo,
intanto grazie mille perché con la tua spiegazione, quella che inizialmente era solo una piccola curiosità, ora è diventata un grande interesse per questo settore. Inoltre vorrei chiederti se nel caso di una coltivazione su terreni con della pendenza, siano necessarie particolari accortezze o magari fosse necessario “livellare” o stabilizzare il suolo?
grazie infinite
ciao Filippo, la pendenza è positiva perché garantisce un deflusso dell’acqua. Bisogna poi capire di quanta pendenza parliamo, perché se è moderata non serve far nulla, mentre se è tale da rendere difficoltosa la gestione allora vale la pena creare terrazzamenti.