Per avviare uno zafferaneto di successo dobbiamo verificare di scegliere il posto giusto in cui coltivare, occorre quindi verificare che le condizioni pedologiche e climatiche siano adeguate. Abbiamo già parlato del terreno richiesto da questa coltura, andiamo ora a scoprire quale clima è ideale per lo zafferano e quali temperature richiede.
Il crocus sativus è una pianta straordinariamente resistente a diversi climi e sopporta bene sia il gelo invernale che il caldo estivo. Attenzione solo a non avere troppa umidità. Scopriamo quali sono le caratteristiche climatiche necessarie a una coltivazione produttiva dello zafferano.
Il nostro crocus può sopportare il caldo estremo, anche sfruttando il fatto che d’estate i bulbi vanno in dormienza, ma non teme inverni rigidi. Questo significa che possiamo coltivare zafferano quasi ovunque in Italia, fino ai 1000, anche 1200 metri di altitudine. Quello che occorre alla pianta sono determinati passaggi climatici tra le stagioni che regolano il suo ciclo vitale, se osserviamo le coltivazioni di zafferano nel mondo si trovano tutte su una stessa fascia di latitudine. Le richieste della pianta sono un’esposizione soleggiata e un’umidità non eccessiva.
Possiamo coltivare zafferano in tutta Italia, fino a 1200 metri di altezza, e quasi in tutti i terreni… A patto di offrirgli una posizione soleggiata.
Zafferano e clima
Lo zafferano può sopportare il caldo estremo: sfruttando il fatto che d’estate i bulbi vanno in dormienza, nei mesi estivi non ci sono problemi di temperatura o di sole troppo cocente.
Anche la siccità d’estate è benvenuta, perché crea un clima sfavorevole a marciumi e malattie.
Ma il nostro crocus è anche resistente rispetto a inverni rigidi. Se lo piantiamo abbastanza a fondo avrà una naturale “coperta” di terra che lo ripara dalle gelate.
Questo significa che possiamo coltivare zafferano quasi ovunque in Italia, fino ai 1000, anche 1200 metri di altitudine.
Quello che occorre alla pianta sono determinati passaggi climatici tra le stagioni che regolano il suo ciclo vitale, se osserviamo le coltivazioni di zafferano nel mondo si trovano tutte su una stessa fascia di latitudine.
Quali temperature sono adatte alla pianta di zafferano?
Lo zafferano tollera temperature tra i -15°C e i 40°C, a patto che siano localizzate nelle stagioni corrette, quindi caldo d’estate, con la pianta in dormienza, e gelo d’inverno.
Piogge
Il ruolo delle piogge è importante per la pianta di crocus sativus, che si aspetta acqua durante l’autunno e nell’inizio della primavera. La primavera secca anticipa la stasi vegetativa e risulta un problema (è l’unico caso in cui può essere positivo andare a irrigare).
La siccità estiva non riveste un problema, ma si rivela un vantaggio, per via del periodo di dormienza dei bulbi.
L’eccesso di piogge che creano ristagni nel terreno invece può essere catastrofico per la coltivazione e favorire il marciume dei cormi causato da patologie come il fusarium.
Vento
Lo zafferano è una pianta conformata in modo da non patire un’esposizione al vento: le foglie e striscianti si pettinano basse sul terreno e sono poco esposte alle raffiche, la forma molto filiforme limita problemi di traspirazione ed evaporazione dell’acqua.
Esposizione solare
Alla pianta di zafferano occorre una buona esposizione solare, necessaria alle sue foglie filiformi per fare fotosintesi clorofilliana, che sta alla base della vita vegetale.
Mettere zafferano in zone completamente ombreggiate non conviene per vari motivi:
- La pianta ottiene meno risorse, per cui moltiplica male i bulbi a fine ciclo.
- C’è meno stimolo alla fioritura, quindi un raccolto più scarso.
- Le zone ombreggiate sono anche più umide, questo comporta un maggior rischio di fusariosi e altre malattie.
Tuttavia dove fa molto caldo è utile un’ombra parziale, in particolare per prolungare il periodo vegetativo e ottenere una miglior moltiplicazione dei bulbi, che si interrompe con l’arrivo del caldo in tarda primavera.
- Approfondimento: COLTIVARE ZAFFERANO. Scopri il corso completo.
Lo zafferano si può coltivare in ombra?
No, per il crocus sativus serve una buona esposizione al sole, sia per evitare le malattie che per garantire i raggi solari utili alla fotosintesi. Una leggera fonte di ombra è accettabile e in certi climi anche positiva ma non l’ombra totale.
Articolo di Matteo Cereda
Complimenti! Articolo scritto con parole semplici e chiare per tutti e ricco di contenuti. Bravissimo!
Buongiorno le volevo chiedere se in Kenya posso coltivare lo zafferano. Vivo sulla costa fronte oceano indiano. Grazie
Ciao Alessandra, purtroppo non conosco il clima del kenia e non conosco esperienze in quella zona. Vista la latitudine sono scettico sulla possibilità di coltivare, se decidi di fare una prova ti consiglio di mettere pochi bulbi e vedere cosa succede.
Vorrei sapere qualcosa in più sull’irrigazione: quando farla e se è necessaria dopo aver messo a dimora i bulbi.
Non è necessario irrigare mai lo zafferano, può essere utile farlo solo in primavera, in caso di primavere secche e calde, in modo da prolungare l’attività vegetativa. Negli altri periodi dell’anno il suolo dovrebbe essere sufficientemente umido, mentre in estate ben venga che sia asciutto.
Complimenti per il blog, molto interessante e completo. Noi stavamo pensando di piantare uno zafferaneto, il campo che abbiamo a disposizione rimane però in ombra circa un mese e mezzo da inizio dicembre a metà gennaio, per il resto dell’anno ha invece una buona esposizione, può essere un problema?
ciao Andrea, il periodo che indichi è in piena attività vegetativa, ma penso che la luce indiretta possa essere sufficiente. Fossi in te farei un test con una quantità di cormi contenuta per valutare i risultati. Nel valutare i risultati è cruciale valutare non solo la produzione di fiori, ma soprattutto quanti bulbi ritrovi al termine del primo ciclo.